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POESIA GIOVANI - Opere premiate
Concorso Letterario
"Versi & Prosa - Orizzonte Cultura"
I Edizione 2007
Cat. POESIA GIOVANI
1° Classificato - RUSCELLI GIULIA – Forlimpopoli (Forlì – Cesena) - “Bastardo”
BASTARDO
Sto aspettando,
l’orologio tic tic tic
domani,
non sbaglia un colpo
che il destino si sbrighi…
come fa ad essere così sicuro?
Se esiste batta un colpo
passano i secondi
mentre lui decide
i minuti
ho il tempo di sperare,
le ore
di illudermi,
i giorni
di arrabbiarmi,
i mesi
di scoprire
gli anni
che non è mai esistito
sembrava la mia vita.
(Leggibile anche a righe alternate)
2° Classificato (ex aequo) - MASTRANGELO MARINA - Guardiagrele (Chieti) - "Il cuore non ha rughe"
IL CUORE NON HA RUGHE
A volte ricordi affiorano nella mente,
catturando i miei pensieri
e rendendoli deboli, fragili di fronte
alla certezza del presente e alla speranza del domani,
ricordi che vivono sgualciti sotto una cortina
di polvere, come quadri consumati dal tempo;
A volte i Fantasmi di Ieri ritornano tra le membra del cuore
agguerriti, ruggenti, come disegni antichi dipinti su tela strappata,
tornano rattristando l’anima mia e lasciando,
nel mio più profondo, la loro traccia indelebile
di malinconica nostalgia.
Ricordo le tue mani grinzose per la insaziabile voglia di fare,
il tuo viso rugoso di chi ha troppo sofferto un’infanzia già cresciuta,
il tuo sorriso amaro gettato qua e la
tra una chiacchiera e una carezza.
Sigarette e caffè dopo un falso pranzo,
erano i tuoi vecchi vizi di gioventù,
le uniche armi che conoscevi per uccidere la noia,
quell’oscuro nemico che rende futili, deboli e cattivi
i pensieri e spegne inesorabilmente il desiderio prima intenso di vivere.
Tu, costruttore del passato
ti sedevi in un angolo per ore, solo,
a ripensare a tutti i tuoi giorni ingialliti,
a tutte le tue avventure nella guerra in Russia,
fiero di aver scritto le parole del passato e
di aver letto i fogli su cui il tempo ha impresso al storia.
La tua storia era un fiore aggrappato
ad una crepa del muro che, tenace, tremava al vento
e s’aggrappava forte al suo gambo;
la tua vita, invece, era uno scoglio proteso sul mare,
lisciato da secoli d’onda.
Il tempo cancella tutto,
scivola via come un’onda che lentamente corrode la riva della vita,
sgretola sassi, scava fondali,
e adagio poi annera l’arcobaleno dei pensieri,
ma il tuo cuore, nonno, non era stato toccato dal tempo
e dalle intemperie del destino, il tuo cuore
non aveva rughe perché era giovane d’amore!
2° Classificato (ex aequo) - GANUGI FABRIZIO - Prato - "Democrazia"
DEMOCRAZIA
Lasciate che io sia una quercia
che possa crescere per mille vie,
seguendo quel che la mia terra vuole,
ambendo al cielo o a chissà mai cos’altro.
Ma percuoti! ardi! taglia!
il ramo mio che il sol berrà, crescendo,
a un'altra pianta, ad un’altra quercia.
Lasciate che io sia un puledro bollente
che possa sempre galoppar sognante
per mille campi e fiumi e monti e via!
fiutando l’orme di giumente e stelle.
Ma bastonami! legami! azzoppami!
se guasterò, con la mia corsa al vento,
gravidi campi di povera gente.
Lasciate, dunque, che io sia chi sono,
io che non voglio donne nude in dono
per invogliarmi ad acquistar l’articolo
che, fra le belle e ritte puppe, tengono.
E lasciate, ve l’urlo, che io parli italiano,
che possa amare Alberto Sordi e Pascoli
e non per forza un tizio americano,
e galoppar per mari e boschi e pascoli,
e crescer su, nel suono del mio cielo.
3° Classificato - RINALDI ALBERTO - Milano - "Togliti la maschera, esulta"
TOGLITI LA MASCHERA, ESULTA
Togliti la maschera,
esulta.
Ti prego lascia che il respiro
del sole
si fletta su cavità
umane.
Perché, Circe, seguiti a giocare
come se fossi un compagno
del divino Odisseo?
Togliti la maschera,
esulta.
Non fraternizzare con l’ ignavia,
è scuro questo anfratto ove nessuno
fuor che me ti potrà trafiggere.
Togliti la maschera,
esulta.
Squarcia il cinico tessuto per un istante,
cuciremo un giorno assieme
altre stoffe tediose.
Togliti la maschera,
esulta
Io che in te desidero penetrare.
Per quanto ancora mi lascerai
misero e pazzo d’amore
a logorarmi con gli strepiti
delle rondini d’Aprile?